giovedì 23 giugno 2016

NUOVI STILI DI VITA PER L’INVECCHIAMENTO ATTIVO

Il 16 maggio u. s. il Coordinamento delle associazioni anziani (Co.As.An.) ha voluto unire le sue forze per mettere in risalto la questione relativa a nuovi stili di vita per l’invecchiamento attivo degli anziani. Per aiutare le persone a restare attive occorre proteggerne la salute e il benessere. Siamo convinti che mantenere il benessere fisico, sociale e mentale sano permette alla persona anziana una partecipazione attiva nella società. A nostro parere gli interventi prioritari su cui bisogna intervenire sono: corretta alimentazione e promozione dell’attività fisica adattata all’anziano.

Il professore Mario Barbagallo nel suo intervento (a cui va il nostro ringraziamento per averci onorato della sua presenza) ci ha raccomandato di mangiare un po’ di tutto, purché venga mangiato con giusta moderazione.

Altro argomento importante che abbiamo cercato di evidenziare è stato quello di evitare e quindi prevenire l’isolamento e l’esclusione sociale: l’analfabetismo informatico dell’anziano può determinare isolamento ed auto-emarginazione.

In ultimo non dobbiamo dimenticare che l’invecchiamento si sta diffondendo molto rapidamente, per cui diviene urgente l’esigenza di estendere la geriatria nel sistema sanitario. Il medico gerontologo non l’abbiamo, i servizi geriatrici territoriali non ci sono, L’anziano è a carico del medico di famiglia, il quale fa del suo meglio, ma non si può nascondere che ci sono delle lacune nelle conoscenze geriatriche; Quindi ribadiamo nel dire che, o si fa entrare il geriatra nel sistema sanitario, oppure si formano le persone in materia di geriatria.

Su questi argomenti reclamiamo l’attenzione dei medici, dei politici e di tutta la società civile. Non occuparsi oggi dell’invecchiamento in buona salute, significa rendere più onerose le politiche future.

Nella giornata seminariale abbiamo acceso un faro sull’affidamento etero familiare dell’anziano, argomento sconosciuto e che merita la diffusione della cultura dell’affido. Sarebbe utile impostare una normativa per la realizzazione degli affidi. Normative a tal proposito sono state attuate nel Veneto nel 2015 e nell’Emilia Romagna nel 1994, mentre nelle Marche è stata presentata una proposta di legge. Forlì ha attuato la legge regionale al cui interno c’è una clausola fondamentale: “In ogni tipo di affido l’anziano non è tenuto a nessun tipo d’impegno a carattere economico, o ereditario”. L’entità del contributo viene erogato in considerazione della necessità di cura dell’anziano. Il contributo erogato dal Comune ammonta a euro 500,00 per l’affido in convivenza; Anche la città di Lucca ha previsto risorse per il progetto pilota del nonno in affido.

La diffusione dell’affido in Sicilia, e quindi, di una normativa comporterebbe una serie di agevolazioni:

1) Risparmio per gli enti (l’assegno di affido sarebbe minore di una retta di ricovero in istituto;
2) Un risparmio per la famiglia che non paga la retta in un istituto di ricovero;
3) Tutta la spesa viene solo esclusivamente usata per l’assistenza dell’anziano;
4) Occasioni di lavoro per i giovani e per le loro famiglie;
5) Guadagno per studenti universitari i quali possono studiare con minori costi.

A fine giornata l’A.D.A. ha presentato il progetto denominato “QUA LA MANO”, finanziato dalla Fondazione con Il Sud, il quale nasce per sensibilizzare la cultura locale rispetto alla salute mentale, (spesso non molto attenzionata dalla classe medica) e alle specifiche problematiche che vivono i pazienti affetti da demenza, in particolar modo l’Alzheimer e i familiari che se ne prendono cura.

A tal proposito l’A.D.A. offrirà dei servizi di ascolto e sostegno psicologico ai familiari di malati di demenza e costruzione di una rete che li possa aiutare a gestire il carico emotivo che comporta l’accudimento dei loro cari. Lo sportello di ascolto sarà operativo nei giorni di mercoledì dalle 9,00 alle 11,00 e giovedì dalle 15,00 alle 18,00. Concludo dicendo che occorre creare modelli di vita nuovi adatti alla nostra epoca, decodificando l’immagine dell’anziano come colui che trascorre il proprio tempo libero in ozio presso la propria abitazione.

Gaetano Cuttitta Rappresentante legale dell’A.D.A. e del Co.As.An.

Articolo pubblicato nella newsletter di maggio 2016 di Unione Associazioni No Profit Società e Salute onlus. clicca qui per vedere l'articolo

Nessun commento:

Posta un commento